Thursday, July 27, 2006

Archive: Dicembre 2004

Sabato 25 dicembre 2004
Ci sono persone che faranno i salti di gioia per questo blug.Ok, magari solo una, ma basterà. Quantomeno sarà un modo per far passare questo uggioso pomeriggio natalizio, per distrarre il mio stomaco da litigi alimentari e vedere di poter dire che, anche quest'anno, in qualche modo, il natale è passato. E non è stato così terrificante.Il brutto è che ancora una volta tutto il periodo pre-natalizio è passato, e come ogni anno mi sembra che mi sia sfuggito dalle mani, come ogni anno mi ha attraversato silenzioso, e come ogni anno si è fatto sentire soltanto quando potevo a malapena scorgerne la sagoma annebbiata all'orizzonte. Sta salutando, ancora. Ma per poco.. E quindi me ne sto a sorseggiare del tè, e a scrivere qualcosa qua, mescolando libri, film e personaggi che adoro in un unico spazio, un unico tempo, e a qualcuno sembrerà di leggere Hrabal, e mi piacerebbe poter anche solo pensare che quello che scrivo ha un qualcosa della sua magia, della sua naturalezza, del suo surrealismo poetico, qualcosa che vada al di là della pura narrazione paratattica. Ma tant'è, dicevo, a qualcuno sembrerà di leggere Hrabal. Non gli piacerà, ma a me, in fondo, si.L'altra sera al teatrino della realtà davano un bell'esempio di come possa essere sgradevole la gente, a volte. Cena ad un ristorante cinese/pizzeria (il che, già di per se', mi fa rabbrividire), è il 23 dicembre, è quasi natale, c'è tanta gente, tutti sono fuori a festeggiare con gli amici quello che dovranno festeggiare in famiglia il 25. Fa freddo e arrivo troppo presto. Ne approfitto per fare una telefonata che sul momento ha l'effetto di farmi riprendere dallo shock "cinese/pizzeria". Quando arrivano le altre, sorrisi, baci, abbracci e frecciatine velate nascoste dietro ulteriori sorrisi. Si entra, ci si siede nella più terribile delle disposizioni possibili, che solitamente è anche la più casuale, perchè basterebbe attivare per un secondo i neuroni, e rendersi conto che no, così non va bene, forse sarebbe meglio cosà. Ma mi trattengo e non vedo il motivo di fare il bastian contrario per l'ennesima volta, in fondo siamo in poche, potrebbe uscirne comunque una gradevole conversazione a cinque. E infatti così è, per i primi 5 minuti. Portano da bere, si versa il vino, si fa un brindisi, al natale, a noi, auguri, figli maschi, e quant'altro. Poi si inizia a tirare fuori i regali di natale. Mi appresto anche io, a tirare fuori dalla borsa quel pensierino che avevo comprato due giorni prima e che mi pareva proprio così adatto per l'Alessandra.. e mi rendo conto.. che nel mentre la tavolata si è ridotta a 4 sole persone.. che non solo non era stato contemplato un regalo per me.. ma la loro spiccata sensibilità aveva fatto sì che la mia presenza venisse totalmente ignorata, da lì ai seguenti 15 minuti buoni. Grazie e buon natale. Anche a voi. E il regalo si, me lo sono tenuto. Il resto della serata è scivolato amaramente bene, in fretta, veloce, come uno di quegli acquazzoni estivi che non ti danno nessuna soddisfazione se non la consolazione che finiranno presto e tornerà il sole. E detto da una a cui il sole non piace..Se queste sono state le premesse, la giornata di natale trascorre per ora indolore, tranquilla, quasi serena.. forse per la consapevolezza che, ormai, è passata.Ho lasciato perdere gli sms di auguri, ho risposto soltanto a quelli che mi sono arrivati, e che mi parevano abbastanza personali da ricevere una risposta. No, agli "AUGURI A TUTTI" et similia non ho risposto. Ne' ho intenzione di farlo. E' estremamente una rottura di scatole prendere i 100 numeri di telefono che hai in rubrica e comporre per ognuno di quelli un messaggio di auguri ad hoc, e mandarlo. E' per quello che non lo faccio, se non con poche persone.Mi è arrivato un sms che non aspettavo, e che mi ha fatto piacere, quello si. E' stato un pensiero carino. Alla faccia di tutti quelli che mi rinfacciano che ho sempre e solo qualcosa di cui lamentarmi. Quindi, se qualcuno dovesse leggere qua, buon natale, il mio augurio è di non ritrovarti a cena da solo con 4 altre persone che il 25 ti mandano messagi del tipo "auguri a tutti voi".

Domenica 26 dicembre 2004
Devo studiare. Oggi pomeriggio DEVO studiare.E' santo stefano, sono passate le feste, le ferie, le vacanze, lo svago, lo spasso, gli auguri, i regali, i parenti grazie al cielo non sono passati ed è stato meglio così. E ora è tutto in salita.C'è ancora capodanno, a dirla tutta, ma quello passa in fretta, esci la sera, sono le 10, e nel giro di un paio d'ore è tutto andato. Nella migliore delle ipotesi sei anche via da casa, nessun pranzo impegnativo il giorno dopo, solo il risveglio in tempo utile per guardare in tv il concerto di capodanno da Vienna, bevendo caffè e pensando per l'ennesima volta "uno di questi anni ci vado, a vederlo, là, da vivo, proprio a Vienna, si.". Chissà se la fanno quest'anno la Bauern Polka. Mi mette allegria..Devo dare un esame a cui volevo iscrivermi per prima, per non lasciare spazio ad alcun tipo di angoscia e finirla il più in fretta possibile. E invece qualcuno s'è iscritto 1 minuto prima di me. Mannaggia a me e a quando vado a fare i favori alla gente, e dico che la lista è già aperta eh, e il suo pc è probabilmente più veloce del mio, perchè quando mi riesco ad iscrivere sono già la seconda. Ma non cambia molto in effetti.. E la prossima volta mi farò furba. E non ci crede nessuno. La Madda m'ha regalato un libro che ha tutta l'aria di essere una perla, come tutti i libri che finora ho letto da lei.. La prima storia m'ha fatto sorridere parecchio alle spalle di una simpatica vecchietta a cui hanno regalato un magnifico sguardo perennemente spaventato, sbagliando un intervento chirurgico. Il figlio voleva venderla a qualche regista come comparsa per le scene alla Hitchcock, ma poi non ha avuto il cuore. Sono un paio di notti che non faccio sogni strani, eppure con tutto quello che ho mangiato ieri, mi aspettavo performance degne delle mie migliori interpretazioni passate.. C'è un momento quando ti svegli dal sogno, che dura qualche secondo forse, in cui ricordi esattamente tutti i passaggi, e ne prendi coscienza sbattendoli contro il resto del mondo, tentano di immettersi con te nella realtà, ma rimbalzano indietro subito, perchè i sogni, si sa, riescono a fatica a passare oltre quel muro di gomma. Ma a volte quando ti svegli, per quei pochi secondi, ti sembra un tutt'uno. E' una strana sensazione, piacevole, surreale.. Meno male che ho fatto lo scientifico, direbbe mio padre.

Lunedì 27 dicembre 2004
Quando si dice "il buongiorno si vede dal mattino".. a volte succede davvero.In una mattinata in cui la mia sveglia era programmata per suonare alle 9.30, vengo svegliata alle 7.45 conl'orribile richiesta di accompagnare al pascolo il mio fenicottero, perchè "io ho la febbre e non posso uscire, tuo fratello dorme e la mamma è già uscita".. Ok, OK mi alzo. E mentre sia io che il cane ci riaddormentiamo, la pazienza di mio padre sorpassa quel limite che gli permette di solito di non rompere esageratamente le scatole.. e alle 8.15 torna all'attacco, più agguerrito di prima, apre la porta, farfuglia qualcosa di cui io riesco a intendere soltanto un "ma dormite tutti e due?", e richiude la porta. E capisco che no, non può durare un'altra ora. Quindi mi alzo. Porto fuori il fenicottero. Rientro in casa. Congelata. Faccio il caffelatte a mio padre perchè è ammalato, e non può portare fuori il cane, e sono le 8.30, e la mia sveglia dormirà ancora per un'ora, beata lei.Poi ho la geniale idea di uscire a fare colazione. Il che sembra vagamente ironico, ma dato il mio stato d'animo prima e quello di adesso, se posso azzardare un paragone, direi che è stata veramente un'idea geniale.Opto per il bar più vicino, quello dai camerieri *affettati* e gentili, mangio la mia brioche, leggo la cronaca sportiva soltanto perchè il resto del giornale era appannaggio di un gruppo di nonni qualche tavolo più in là, ma tanto è fine anno, e ieri era santo stefano e c'era poco calcio, e si parlava soprattutto dei bilanci sportivi dell'anno che sta per finire, e allora è ok, d'altra parte c'erano le olimpiadi quest'anno..Finita la mia brioche chiedo il caffè, ho già in mano la bustina dello zucchero, sto per versarlo tristemente nella tazzina.. quando mi giro verso la porta, per caso, e vedo entrare Savio, anche lui alla ricerca di una buona dose di mattiniera caffeina.E questi incontri inaspettati e felici, quando hai l'oggetto del tuo bramare già lì davanti fumante e zuccherato a piacimento, quando già pensavi che la giornata fosse irrimediabilmente rovinata dalla passeggiata all'alba, al freddo e al gelo, beh a me questi incontri mettono allegria. Buonumore. Si, mi predispongono veramente bene.Posso andare a studiare con l'animo tranquillo, ora.Evviva.VAVUM.

Mercoledì 29 dicembre 2004
Parto.Cerco di allontanarmi il più possibile da qualsiasi forma di vita, umana et animale (io AMO il mio cane!) in vista di capodanno.No, non mi rinchiudo in qualche grotta Himalayana, ma lo terrò presente per l'anno prossimo..Vado in Liguria. Con Andrea. Che non è una forma di vita umana. Ne' tantomeno animale.Lui è quel pezzettino di tetris che s'incastra perfettamente col mio. E noi pezzettini di tetris non siamo umani. Quindi vado in Liguria con lui.Qua è una gran bella giornata, pioviggina, è grigio, l'aria è fredda e pungente.. e io non sono ironica. Mi piacciono queste giornate. Mi piace la mia Bologna in queste giornate.. Ci sono posti che acquistano fascino particolare, in queste giornate. In fondo, sono capaci tutti di essere belli col sole, la luce giusta, il caldino tiepido primaverile, e i fiorellini che sbocciano. Io invece me ne vado al mare ora, che è freddo, il mare è grigiastro e la gente è triste. E sono felice. Di mangiare focaccia, di giocare a minigolf, di uscire a cena a Sestri dove c'è la cameriera pazza, di bere una birra al bar dove ho usato le noccioline come portacenere, di ascoltare Linda Perri con la ipsilon, di cercare un parcheggio libero e magari alla fine parcheggiare al posto di quel signore simpatico che non ha visto la nostra auto ha tentato di parcheggiarci la sua sopra.Esperienze surreali, in Liguria. I swear.Bon divertimento, a capodanno, oh voi umani. Noi pezzettini di tetris vi osserviamo. E ce la ridiamo un pochino.

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