Thursday, July 27, 2006

Archive: Marzo 2005

Mercoledì 2 marzo 2005
Lezione alle 13 oggi. Storia moderna et contemporanea dell'Africa.Questo implica al mio povero corpo lento e appesantito dalla recente colazione, questo implica -dicevo- pranzare alle 12.15 e correre a prendere il bus con il pranzo e la colazione di cui sopra entrambi ancora sullo stomaco.Scendo in via Irnerio, e mi dirigo verso la mia aula, percorro via Zamboni abbastanza di fretta ma senza correre..Guardo distrattamente ciò che ho intorno, finchè non noto con la coda dell'occhio qualcosa di verde che scende per la via in direzione opposta alla mia.. Guardo meglio.Focalizzo l'attenzione sulla macchietta verde che scende veloce per la via.E' una vespa.Verde pisello. Vivace. Evidenziatore.Il conducente è un tipo robusto, giacca blu, casco color della sua vespa in testa.Sorrido.E' Pilla.Lo stesso Pilla che aveva la stessa vespa verde, lo stesso casco color vespa, la stessa giacca blu, la stessa mole, tutto lo stesso anche al liceo.Quando vedevi una vespa verde per strada, sapevi per certo che era Pilla. Ed è buffo e bello allo stesso tempo sapere che è ancora così. Quella macchietta verde che scorgi con la coda dell'occhio correre giù per la via, non può essere altri che lui, ancora adesso, dopo 5-6 anni. Nessun dubbio. Cambia solo il fatto che non si ricorda nemmeno chi sei, ormai. Ma che importa, di fronte alla certezza di sapere che certe cose restano?Evviva Pilla e la sua vespa verde che mi hanno rallegrato -senza saperlo- la giornata.

Sabato 26 marzo 2005
Strana Pasqua quest'anno..Già c'è quel rametto d'ulivo che attenta pericolosamente alla mia vita ogni volta che cerco di aprire la porta. Si è messo lì col chiaro intento di accecarmi. E' lampante. E fastidioso. Quanto potere può avere la suggestione, anche in confronto alla difesa della propria incolumità..Poi a cena assisto a strani scambi d'opinione.
"Venite a messa con noi domani?"
"AHAH"
"Beh cosa c'è da ridere?"
"NO."
..Io ho continuato a mangiare la minestra.Che era buona, nonostante non si riuscisse a capire cosa diamine ci fosse dentro.Aveva la consistenza della sabbia, quella roba. E anche il colore. Però era buona, ogni tanto spuntavano grumi di patata. E a me piacciono le patate. Anche in mezzo alla sabbia, ho scoperto.Mi vesto va', è ora di uscire.

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