Il prof. L. e l'equilibrio della mia vita
Il prof. L. insegnava chimica generale ed inorganica, aveva una bella faccia rotonda e abbronzata, il naso triangolare e molto appuntito, ed era sempre particolarmente elegante, posato, stirato.
In una delle lezioni che seguii, parlò per quasi due ore, con grande entusiasmo, dell'equilibrio chimico.
Concluse dicendo che, se malauguratamente ci fosse stato qualcuno fra di noi incapace di intendere appieno l'importanza dell'equilibrio chimico, beh, costui probabilmente non avrebbe mai capito nulla della vita.
Da studentella alternativa degli ultimi banchi, e soprattutto da persona poco avvezza ad un modello di ragionamento rigido e matematico quale ero, ma ancor più da allieva che fa mostra di non aver recepito un caspita dell'insegnamento appena impartitole.. dall'alto di tutto ciò considerai spocchiosa e impertinente non me, ma la sua terroristica affermazione.
Correva l'anno 1998, o '99, il che fa poca differenza.
Continuo a non capire l'equilibrio chimico, ma la differenza qui sta nel fatto che mi sono convinta di non aver affatto un equilibrio generale, e di conseguenza di non aver capito niente nemmeno della vita.
Più o meno.
6 Comments:
Io mi sento così quando qualcuno parla di Fisica, di qualsiasi genere. E mi chiedo: ma se io capissi la Fisca, avrei le risposte alle domande che a volte mi pongo? Poi penso "almeno capisco l'Esistenzialismo"...
Si, è un po' lo stesso modo con cui mi consolo io. Ma poi penso che è un peccato, perché tanta parte del mondo scientifico mi affascina (non per niente io ho iniziato l'università a chimica, non so se te lo avessi detto).
E poi, volendo parlare in generale, credo che un pizzico di razionalità in più, a me, non guasterebbe affatto.. ;)
(ah, l'esame sui dinosauri era andato alla grande! ;))
In realtà la chimica e la filosofia hanno tanto in comune...Sembra strano ma è così...Si può trovare un significato filosofico anche in un semplice enunciato(che ne so, l'entropia = misura del disordine nell'universo, o "l'energia non si crea nè si distrugge, semplicemente si trasforma"), o trovare rigore scientifico in filosofi affascinanti come Spinoza (che adoro).
Siuf, così anche tu studiavi chimica come me...Solo che io non ho avuto il coraggio di tornare indietro...
Studiavo chimica, e ora un po' lo rimpiango, di essere tornata indietro..
Mi piace quello che faccio, ma continua ad affascinarmi un sacco tutto ciò che è scientifico.. e continuo a pensare che magari sarebbe bastato un piccolo incoraggiamento in più..
Ma non importa, la mia facoltà ideale racchiude tutto, e non esiste..
io studio chimica e mi manca la filosofia..
e non riucirei mai a scrivere i miei pensieri come fai tu, complimenti
anche per me sarebbe il massimo una facoltà in cui studiare tutto..capire il senso della vita attraverso l'equilibrio chimico!
ma infatti io sono dell'idea che l'uomo pensante debba essere insoddisfatto di qualsiasi tipo di studio, è sempre troppo limitativo.
scrivere è questione di abitudine, io lo faccio continuamente, al pc, su un foglio, per me, per gli altri.. è un'abilità che alcuni possiedono sicuramente meglio, ma che se la eserciti un po' non è preclusa a nessuno.
un po' come guidare una macchina, magari non diventerai Schumacher, ma anche partendo da zero prima o poi, con un po' di pratica, saprai guidare.
io faccio semplicemente troppa pratica ;)
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