Chriiistmas time.
Non so perché continuo a leggere pagine che mi lasciano sempre l'amaro in bocca.
Io non dimentico mai le persone fino in fondo, e questa consapevolezza mi lascia sempre un briciolo di nostalgia, quando le vedo, le sento, le leggo, persino (o soprattutto) quando ne scrivo.
A volte mi infastidisce il loro essere categoriche, a volte vorrei essere come loro, a volte.
E mi intristisce sempre un sacco, in questo periodo di lucine colorate e di buio, di freddo e di cioccolate calde, di pacchetti e di sorrisi, mi intristisce sempre leggere tutti quei commenti sul natale che è una merda, che è consumista, che è falso, che è freddo.
Mi intristisce un po' perché lo trovo, semplicemente, così bello.
Ci sono alcune cose che mi piacciono in un modo in cui non ho quasi parole per spiegarlo.
C'è la nebbia, c'è l'inverno freddo e il buio alle 16.. E c'è il natale, quello mio, quello che mi lascia un minimo di respiro, quello che con le lucine illumina il buio delle 16, riscalda un po' il freddo, e resiste, sfuocato, alla nebbia.
E mi dispiace che faccia schifo, o che qualcuno non riesca a vederle così belle come le vedo io.
Ad ogni modo, il mio alberello vecchio e storto sta qui, e mi si congelano le mani quando esco.
Questo è il mio natale, ed è proprio bello.
E quando capita che in questo periodo io esca di più di casa, io cammini tanto per le strade, io mi infastidisca molto meno per tutti i piccoli inconvenienti, quando capita che a natale io sorrida tanto di più, a tutti, credete, è perché quelle lucine tanto fastidiose a me stampano un sorriso in faccia che svanisce soltanto ai primi caldi raggi di sole.
2 Comments:
Concordo pienamente. Anche io sono una grande fan del Natale, come di quasi tutte le ricorrenze (io celebro anche la Candelora e Halloween) in quanto importante evento sociale e atmosferico. Qui non fa freddo abbastanza, e stiamo lavorando troppo, ma attendo fremente il prossimo Giovedì che mi porterà a BO per sentire tutto lo spirito del natale. Ma la mia candela Svedese bianca alla finestra che illumina il salotto con le lucine intermittenti, le decorazioni di vetro, il tè arancio e cannella e le mince pies mi portano un po' lì, nel frattempo.
Però il Natale a Bologna è strano... Le luci sono calde come caldi sono i colori della città. Solo quella nebbia soffusa altera un po' questa strana atmosfera.
Forse è il Natale di Vienna che mi falsa un po' la percezione di Bologna, non so!
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