Thursday, July 27, 2006

Archive: Aprile 2005

Sabato 2 aprile 2005
Lo scrivo qua, così nessuno mi romperà le palle/interromperà mentre formulo il mio pensiero.Il papa muore. E mi dispiace, come mi dispiacerebbe per qualsiasi essere umano che non mi è particolarmente vicino, ma che è pur sempre un essere umano. Il che sta a dire "poco". E questo poco va al papa in quanto uomo, non al papa in quanto papa, in quanto capo di un'organizzazione che non mi piace, in cui non credo, di cui purtroppo mi deve interessare ma solo perchè vivo in mezzo a gente a cui interessa.Ora, io presumo e spero sempre che la gente sia dotata di materia grigia pensante, e quindi non ritengo necessario spiegare perchè il fatto che me ne freghi poco non sia automaticamente una mancanza di sensibilità o addirittura una dimostrazione di cattiveria pura, e come questo non implichi che io sia l'anticristo/il demonio/il mostro cattivo.Ne parlano tutti, e non vedo perché questo debba portarmi a non parlarne. Volente o nolente, quell'uomo sta morendo e sta mobilitando il mondo. Se poi lo stia mobilitando in maniera esagerata, ipocrita, impertinente, generosa.. non sta a me dirlo, semplicemente perchè non è questo che mi interessa.Io trovo che fosse diventato un fenomeno da baraccone. Si affaccia, dice qualcosa che assomiglia a un grugnito, e migliaia di soggetti adoranti, là sotto, applaudono.Applaudono cosa?Lo sforzo del papa di essere loro vicino nonostante le orribili condizioni di salute, credo che risponderebbero.Magari per qualcuno è così, magari per tutti. Io, una persona che sta così, la lascerei in pace, e mi sentirei una merda completa solo a volerla vedere affacciarsi per dimostrarmi la sua vicinanza. Me ne fregherei, delle dimostrazioni, come me ne frego spesso nella mia piccola vita. Preferirei non vederlo grugnire alla finestra, ma pensarlo tranquillamente a letto, senza angoscie, senza prove fisiche e umiliazioni pubbliche. Ma tant'è, io non credo, non ho la fede, l'illuminazione, e forse c'è qualcosa che mi sfugge e che porta migliaia di persone ad applaudire ad un grugnito che a loro pare miracoloso, e a me grottesco, per usare un pallido eufemismo.A me questo papa stava simpatico. Ma è una questione totalmente avulsa da qualsiasi sentimento religioso. Sarà che da quando sono nata io, ho sempre visto lui, e non posso fare confronti. Ma mi pareva un soggetto simpatico, in fondo, e sta all'intelligenza di chi legge, capire il vero senso di questo post, che tutto vuole tranne che denigrare una persona che sta male e sta morendo. Ma io non so farlo con i sentimentalismi, perchè mi sembrano falsi, in me, dato che sarebbero forzati. Non so farlo con frasi di dolore, perchè non sono addolorata. Ma mi viene in mente che, quando ero bambina, credevo che lui fosse il nostro papa. Nostro nel senso "di noi, italiani". Essì, perchè questo papa stava in Italia. Sicuramente quello francese stava in francia, come quello tedesco in germania, e così via. Quando scoprii che era il papa dell'intero mondo, mi parve una cosa così grande e strana, che stesse di casa da noi.. Poi giunse il catechismo. E la scuola, e l'erudizione. E non c'è bisogno che racconti, a quanti mi conoscono, come si sia rimpicciolito in me il concetto di chiesa cattolica.Mi viene in mente che mi portarono, per motivi astrusi che mi fanno ribrezzo al solo pensiero, a conoscerlo, questo papa. Ho pure le foto. Ma non mi fece granchè effetto. Mi fecero più effetto quei gruppi di cinesi/giapponesi/omini a mandorla che si alzavano a cantare tutti quegli strani cori insieme, in quella stanza gremita di gente che lo guardava, lo toccava, gli parlava come fosse un totem. Feticismo, quasi. Ma non me ne vogliano i cattolici che leggeranno, se leggeranno. Era una visione permeata dagli occhi di una bambina, che ha avuto un'educazione non religiosa. E se vi fa sentire meglio, pensate che io non possa capire, a me sta bene. Altrimenti pensatela con gli occhi di chi rispetta un'altra opinione, quando espressa in modo sì pacato. E, come capita spesso, questo papa che non mi suscita particolari sentimenti, mi fa parlare di se' più di quanto non abbiano fatto finora altre cose/persone.Meditate.

Sabato 2 aprile 2005
"il fatto vergognoso è soltanto che da due giorni i media ci stanno mangiando sopra con telegiornali non stop. Partono notizie strane: è morto , non è morto. Come se si stesse giocando a staccare i petali di una margherita. Indipendentemente dal credo che ognuno ha, penso non sia possibile per chi come me ke ho 24 anni, o tu, ke sei più o meno lì lì, capire l'importanza di questo papa, visto ke non abbiamo vissuto quelli precedenti e ci mancano i termini di paragone.In più per motivi anagrafici ci siamo persi tutto l'operato del pontifice di quando non era rincoglionito dal morbo. Alcuni dicono che se il muro di berlino è caduto è merito suo. Io questo nn lo so. E non sono neanche religioso. Ieri però sono andato in piazza san pietro. Ci sono andato perchè volevo vedere per conto mio, senza il filtro del grande fratello. Ho visto una piazza non piena. Forse c'erano 400 o 500 persone. Erano le 7 di sera. Magari nn era ora di punta, ma i tg parlano di veglioni e maratone telethon. Non è vero. Si mettono con le telecamere lontano dalla piazza e sfruttano l'effetto profondità per moltiplicare le folle. Un po' come a Mtv Trl, quando sembra che ci siano 1000 persone e in realtà sono 20, con la camera a braccio meccanico ke riprende a volo d'uccello. Ma a parte questo, quello che voglio dirti è altro. Ieri ho visto tra la gente persone che piangevano, e piangevano veramente. Non la reputo isterìa, perchè da isterici è strapparsi i capelli. Quelli piangevano invece (non moltissimi). ed erano pianti veri. C'erano anche tanti ragazzi. Mi dirai: sì ma quella gente che piange molto spesso è la medesima che butta i miliardi al gioco del lotto. Ti rispondo: certo. L'italia è questo ed è risaputo che l'attaccamento religioso appartiene alle masse, senza scomodare i machiavellici. Nonostante questo, io quella gente un po' la invidio, perchè io nn ho pianto neanche per mio nonno quand'ero piccolo. E se vedo gente che piange per il papa, per uno che lo si è visto magari solo in tv, che non è un parente, io mi pongo delle domande. Domande sul sentimento religioso, ke effettivamente penso esista, anche se a me non coinvolge. Non mi sbilancio: non so se sono fortunato o sfortunato a non provare queste cose, se sono intelligente o scemo, realista o superstizioso. Non riesco a capire come faccia a piacere un uomo a un uomo. Però al gay piace. Certe cose non si capiscono perchè non vi si è parte. Tra la tanta ipocrisia che tu giustamente hai ricordato, credo ci sia davvero più di qualcuno che al papa ci tiene davvero. A me piace pensare a queste persone. Anche perchè in fondo, è vero che il vaticano ha soldi, ke è organizzato, ke gestisce, ke ha colpe e responsabilità. Ma di tutta questa costruzione ritengo il papa (o almeno quest'ultimo) uno dei pezzi migliori."

Questo commento lo posto qua perchè mi è piaciuto, e volevo dargli un po' di spazio. E perchè alla fine dice un po' delle cose che credo anche io.I telegiornali e le maratone degli ultimi giorni mi fanno abbastanza schifo. E' veramente diventato il grande fratello del papa, la corsa a dare per primi la notizia, il titolo, vero, falso, presunto, che importa. Ormai hanno addomesticato le pecorelle con questa storia del "reality" in senso lato. Siamo nel mondo dell'ovvio che diventa estremismo, nel mondo in cui tutto deve ormai essere trattato con un sentimentalismo che scade nel patetico, che deve far piangere, che deve toccare per forza quei presunti e falsi buoni sentimenti. Ma sia chiaro che io quando parlo di falsità, non parlo di quelle persone che sono lì sotto, e piangono. Che siano 3 o 3mila, io sono convinta che ci sia gente che piange sul serio la sua sofferenza, la sua morte. A me dà fastidio l'atteggiamento degli avvoltoi, quelli che svolazzano in alto e ti propinano quella visione distorta dalle telecamere, dalle menzogne, dal profitto. I miei falsi sentimenti sono quelli di chi deve sbandierare la cosa ai quattro venti. Non certo quello di persone che piangono là sotto, con il cuore, anche se ci sono tante cose che mi sfuggono, che non capisco.. ma è molto probabile che l'ignoranza sia mia, lungi da me il volermi mettere in cattedra (se non per sopperire alla mia scarsa altezza).Per fortuna ho smesso da un po' di credere ciecamente al tg o alla televisione, e prendo le cose con le dovute distanze.Probabilmente, se fossi stata a roma, sarei andata a vedere anche io, per togliere il filtro. Ma tant'è..E il senso del mio post alla fine era proprio quello di far capire che, al di là di un'organizzazione che non condivido e a cui non mi sento per nulla vicina, questo papa per me, non merita di diventare l'ultimo di tanti "reality". E parlo di questo perchè io, che di anni ne ho 25, ho visto solo lui. E forse m'è anche andata bene, mi viene da pensare..Detto questo, Ospite, chiaramente se ti dà fastidio tolgo da qua sopra il tuo post. Ma spero di no.

Domenica 10 aprile 2005
Oggi è una di quelle splendide giornate piovose.Di quelle in cui ti svegli, apri la finestra, ti stropicci gli occhi, guardi fuori attraverso quel filo di luce che entra dalle fessure che appena sveglia ti sembra insostenibile allo sguardo, e vedi tutto inesorabilmente grigio. E bagnaticcio.La pioggia che scende obliqua, il palazzo di fronte a chiazze scure, gli alberi che dondolano i rami al vento.Presa di coscienza della realtà. E' il 10 di aprile. E piove ed è tutto grigio.Soddisfazione.Mi sto accorgendo che le cose che amo, sono quelle che non vedo quasi mai.Evidentemente proprio perché non le vedo mai.. Appaiono desiderabili finchè non le hai in mano, appaiono in tutto il loro splendore nel momento in cui le afferri, per poi scemare lentamente, perdere quella lucentezza, volar via come cenere.

"Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascun in suo pensier farà ritorno."

E' lo stesso concetto, per chi è in grado di coglierlo.Ed uno dei motivi per cui detesto la domenica, e i giorni di festa in generale.P.S.: Leggevo fugacemente stamattina su uno di quei giornaletti inutili che si trovano al bar, che mi chiedo perché caspita non comprino Repubblica, o un qualunque giornale serio invece di propinarci quello scempio d'inchiostro.. leggevo -dicevo- che qualche pazzo vuole edificare/ristrutturare/compiere altre aberrazioni del genere sul colle dell'infinito, a Recanati. Peccato che i due soggetti seduti al mio fianco fossero talmente irritanti da indurmi a trangugiare in fretta il mio caffè e interrompere la lettura del giornale, pur di non dover sopportare ulteriormente la loro presenza o ascoltare i loro discorsi, degni dei più alti ragionamenti filosofici fra due capre. Quindi boh, probabile che non abbia capito un cazzo di quell'articolo. Ma che non osino toccarlo, sia chiaro.

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