Monday, June 23, 2008

Die Zeit heilt alle Wunden














C'è forse un motivo sensato per cui uno dovrebbe associare a luoghi, parole, immagini soltanto ricordi importanti?
Al contrario, è forse quell'associazione a fare di qualcosa un ricordo importante?
Una volta, camminando verso casa per una strada calpestata e ricalpestata più volte ogni giorno della mia vita, ho ritrovato una forchettina di plastica colorata, di quelle che ai pub ti portano insieme alle patatine.
Era mia, l'avevo persa una sera di qualche settimana prima, e l'ho raccolta.
C'è forse un motivo sensato per cui non avrei dovuto ritrovarla lì, allo stesso posto?
Un motivo per cui avrebbe dovuto pensare di spostarsi, ad esempio, o di farsi raccogliere da qualcun altro.
Nessuno.
La spilla con la mucca, lei può aver avuto un buon motivo, o più probabilmente essere stata vittima dell'avidità altrui, oltre che della mia ostinata sbadataggine.
Ci sono processi che non sono graduali, e io li odio.
Quello che è indefinibile, incomprensibile, invisibile agli occhi è proprio quel momento, quello in cui arrivaa un buon motivo, e le cose cambiano.
Una mattina farò una passeggiata con il cane in giardino, e il palloncino di Winnie the Pooh non penderà più dall'albero sotto casa, come fa regolarmente e con tenacia da oltre un anno.
Oppure no, e me ne andrò io, e forse tornerò ogni tanto da queste parti e lui sarà ancora lì, tenace.
Speriamo.
Non vedo nessun buon motivo per cui debba andarsene.

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