Wednesday, September 03, 2008

Now if you can stand I would like to take you by the hand and go for a walk

Mi hanno detto che sono un po' maniaca perché mi piace osservare la gente, e perché a volte fotografo gli sconosciuti, più di quanto faccia con i conosciuti.
E' un po' vero.
Mi piace, ad esempio, nelle mattine in cui mi sveglio presto e sono costretta ad uscire di casa, osservare la gente che va al lavoro, lo sguardo stanco, euforico, depresso, assente, le borsette tirate a lucido, le scarpe costose, il computer, le cravatte allentate dal caldo, gli zaini enormi dei ragazzini, chi parla al cellulare, chi parla col compagno di viaggio, chi parla con gli sconosciuti e chi non parla affatto.
Io di solito non parlo affatto e anzi mi piace osservarli come se li vedessi da fuori, guardarli muoversi al ritmo della mia musica e pensare di loro tutto ciò che mi viene in mente come se fosse estremamente plausibile, se non quasi certo.
Mi piace osservare la gente anche al supermercato, quella che cammina veloce, quella che ha il carrello così pieno che fatica a spingerlo, quella che compra pane, latte e frutta soltanto, quella che controlla il prezzo di qualunque cosa, quella che controlla la data di scadenza di qualunque cosa, quella che si perde nel reparto dei detersivi, quella che ha fretta e aspetta insofferente il proprio turno, quella che litiga in fila alla cassa, quella che parla da sola, quella che parla con gli sconosciuti e così via come prima.
Io sono sempre fra quelli che comprano la frutta, che si perdono fra i detersivi e che non parlano affatto.
Mi piace, specialmente, osservare la gente da sola, in quegli atteggiamenti che sento un po' miei, come la ragazza nella foto qui sopra, che forse, se la vedesse, penserebbe che sono un po' maniaca, o magari solo strana, o magari che dovrei stare meno da sola e più con gli altri, invece che osservarli da lontano.
In ogni caso, credo che le darei ragione.

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