Thursday, July 27, 2006

Archive: Giugno 2006

Domenica 11 giugno 2006: cine-mercato
- Part 1 -
Io non so quanta gente realmente bolognese legga abitualmente da queste parti.Poca, credo, ma penso di poter contare su un paio di persone.Persone che magari ricordano Bologna quando il 19 si chiamava 45, e non andava a Casteldebole, e per arrivare in centro faceva un giro stupido che non ricordo perché ero un po' bamboccia e conoscevo poco di quel che avevo attorno.Persone che ricordano le due torri senza la statua di San Petronio, che ricordano Lazzarini e le sue frittelle di mele al posto di quel negozio di vestiti, che ricordano il Liceo Fermi senza quell'orribile cancello verde, persone che ricordano la biblioteca Ginzburg essere stata una scuola elementare, che ricordano l'asinello rosso nella giostra dei giardini Margherita, o la pista per le macchinine, persone che andavano al Druido prima che si chiamasse birreria Meddix, persone che ricordano la strada per Ca' de' Mandorli buia e senza rotonde, o anche semplicemente il parco di fronte casa mia senza il palazzo che ora stanno costruendo sulle erbacce.Credo che se ci pensassi un po', troverei tanti altri cambiamenti.Fa un po' strano, vivere in un posto per 26 anni e vederlo cambiare di giorno in giorno.Non te ne accorgi.Non ci pensi.Almeno, io non me ne sono accorta, e non ci ho pensato, prima di leggere che stanno per chiudere tanti cinema in centro, perché la gente non ci va più, perché preferisce quei supermercati che chiamano multisala, dove tutto il piacere di scegliersi un posto camminando fra i cappotti e le teste di chi è arrivato prima è negato, dove non sarà mai possibile uscire e ricordare di aver visto il film seduti sulle scale perché il posto alla fine non lo si era trovato, dove non si entra più a spettacolo iniziato, dove i pop-corn giganti valgono più del film.A me quei cinema piacevano.E ora su quest'ondata nostalgica mi viene da pensare che anche il 45, in fondo, mi piaceva più del 19.
- Part 2 (per Irene) -
I am: Io sono piccola, e farai fatica a non calpestarmi. Sono esattamente ciò che vedi ed anche il suo contrario. Sono lunatica ed anche un po' scema. Sono emotiva e vorrei non esserlo.
I want: Voglio sedermi e mangiare quei biscotti sul letto, voglio vedere Nashville e cantarlo dall'inizio alla fine, voglio un po' più di coraggio e voglio che piova, domani.
I wish: Spero che prima o poi il mondo sarà come il mio mondo, ma spero anche che non succeda mai il contrario.
I hate: Odio le persone insistenti. Odio vincere, dimostrare, essere al centro dell'attenzione. Odio le feste, odio i cambiamenti e le cose impersonali. Odio lavarmi le mani con il sapone e odio il rumore dell'aspirapolvere.
I love: Amo ascoltare musica al buio, amo guardare la pioggia cadere sui finestrini delle macchine parcheggiate, amo le città all'alba quando tutto è vuoto e silenzioso e la luce è strana. Amo il cappello da cacciatore di Holden.
I miss: Mi manca ridere delle pubblicità in tv, a volte.
I fear: Ho paura delle statue, e dei coltelli. Ho paura di dormire quando ho brutti pensieri in testa. Ho paura di essere fraintesa, ho paura che qualcuno mi veda con i miei occhi, ho paura di aver paura di troppe cose.
I hear: Ascolto la musicalità delle poesie,nella mia testa, mentre le leggo.
I wonder: Mi chiedo "Perché realizzare un'opera quando è così bello sognarla soltanto?".
I regret: Mi spiace di non esser sempre stata trasparente.
I am not: Non sono ottimista, e nemmeno coerente.
I dance: Io non ballo mai, ma cammino a ritmo di musica e saltello fra le mattonelle dei marciapiedi.
I sing: Io canto i Sigur Ros, anche se non capisco le parole.
I cry: Piango. Da sobria e da ubriaca, da sola e con gli altri. Di rabbia, di tristezza, di gioia.
I am not always: Non sono sempre arrabbiata come tanti dicono.
I make: Io faccio i disegni e li appendo per casa. Faccio la doccia in 2 minuti. Faccio ridere. Faccio parte di un mondo che non mi piace. Faccio parte anche del mio mondo, e quello a volte mi piace.
I write: Io scrivo sul tavolo, scrivo seduta per terra, scrivo sempre, anche solo nella mia testa. Scrivo con le matite e con i pennarelli da cd. Scrivo sempre sulla neve, quando ce n'è abbastanza.
I confuse: Confondo ciò che è razionale e ciò che non lo è.
I need: Ho bisogno di tanto caffè per mantenere il buon umore.
I should: Potrei sforzarmi di cambiare tante cose.
I start: Inizio gli Yogurt ma difficilmente li finisco.
I finish: Finisco di leggere solo i libri che mi piacciono

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